Complesso di Aristotele: quella presunzione di avere sempre ragione.

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Seppur non riconosciuto come vera e propria Sindrome nell’ambito psicologico, socialmente parlando si fa frequentemente riferimento a questo disturbo della personalità come ad un vero e proprio ‘complesso’.

Persone che credono di essere migliori degli altri, ma che in realtà valgono quanto una carta da Monopoli. Sarà capitato a chiunque di avere a che fare con persone altamente fastidiose, convinte di poter dire sempre la loro opinione, anche su questioni che non le riguardano apertamente, dispensando perle di saggezza non propriamente richieste.

Famiglia, lavoro, relazioni sociali in genere. In qualsiasi contesto o ambito sociale sono spesso presenti e spessissimo di cerca di evitarle come fossero la peste.

Sono queste le principali caratteristiche dei soggetti ‘affetti’ da questo complesso conosciuto anche come Sindrome di Aristotele o Sindrome della superiorità illusoria o Effetto Dunning Kruger:

  • Manie di grandezza oltre ogni limite.
  • Eccessiva valutazione del proprio Io con conseguente screditamento del valore altrui.
  • Distorta percezione delle proprie capacità.
  • Pretesa di sapere sapere tutto.
  • Ossessione di primeggiare in ogni cosa.
  • Atteggiamenti aggressivi quando qualcuno intavola una discussione con loro.
  • Mancanza di empatia ed ascolto verso le altre persone.
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Autostima e Sindrome da Piedistallo

Avere autostima significa avere coscienza del proprio valore personale e questo non ha nulla a che vedere con questa Sindrome. Avere una grande autostima è sicuramente un pregio. Il problema sussiste quando di questa autostima se ne fa eccessiva ostentazione diventando una vera e propria venerazione di se stessi.

L’autostima è data da un percorso personale di crescita, un processo in cui un soggetto costruisce l’immagine/idea che avrà di sé per tutta la vita e che lo condizionerà per sempre. Avere una buona autostima è fondamentale per l’individuo. Essa rappresenta infatti la molla da cui il soggetto sarà in grado di spiccare il volo nella sua vita. Essa infatti concorre fortemente nell’affrontare le sfide che la vita pone inevitabilmente sul cammino di ogni uomo. Persone con buona autostima saranno persona sicuramente più realizzate nella propria vita.

Quando si ha invece la pretesa di primeggiare in ogni campo della vita (amore, lavoro, amicizie…) l’autostima cessa di essere tale e diviene patologica ostentazione di sé. Mettere in piazza chi siamo e quanto ci amiamo non deve risultare una smodata ostentazione di sé. Chi sta bene con se stesso brilla anche senza mettersi in mostra.

Sindrome da Piedistallo e insicurezza celata

La necessità di ostentare nasconde una personalità paradossalmente molto insicura. Avere costantemente bisogno di dimostrare chi si è e cosa si fa nella vita significa non bastare a se stessi; significa non possedere gli strumenti cognitivi necessari per bastare a se stessi senza aver necessariamente bisogno del consenso/approvazione degli altri per sentirsi qualcuno.

I soggetti con questo disturbo comportamentale non sono consapevoli di averlo. La spavalderia è infatti uno degli strumenti inconsapevoli che la loro mente utilizza per evitare di riconoscere una grossa falla nella loro autostima, una falla che cercano inconsciamente di colmare riempiendola di presunzione.

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Perché è necessario tenerli lontano.

Mai fidarsi di persone con questa sindrome. Non sanno amare se non in virtù di un proprio tornaconto. Finché sarai lì a ricordare loro quanto belli e migliori siano rispetto agli altri – anche rispetto a te – andrà tutto alla grande, ma guai a contraddirli. Diventerai magicamente il loro nemico giurato.

Occorre fare attenzione con queste persone. All’inizio possono risultare anche abbastanza piacevoli. Sono bravi a circuire le persone convincendole di essere brillanti e speciali.

Alla lunga però – quando si capisce che al centro del loro mondo esistono solo e soltanto loro – la situazione diventa pesante e spesso, quando entrano in gioco i sentimenti, è difficile uscirne.

Le strategie per allontanarli

Adottare alcune strategie quando si ha a che fare con soggetti del genere diventa fondamentale per allontanarli, soprattutto, quando non si possono depennare dalla propria vita. Ecco alcuni esempi:

  • Mantenere la calma. Quando intavolano un discorso amano prevaricare provando piacere nello spazientire l’interlocutore.
  • Ricorrere all’umorismo, lo interpreteranno come una mancanza di interesse verso quello che stanno dicendo e si innervosiranno alquanto.
  • Cambiate discorso quando iniziano ad accentrare la conversazione. Si dilegueranno con la coda fra le gambe perché minerete la loro già debole autostima.

Redazione Riproduzione Il viaggio è nella testa – Riproduzione riservata

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