Disturbi psicologici

Astenia, quella stanchezza mentale che non ti fa reagire.

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Un disturbo poco noto ma molto diffuso. Dal greco «asthenes», che significa «privo di forze» è un’espressione con cui si intende una condizione estrema di stanchezza psicofisica, così debilitante da non dare scampo; il soggetto che ne è affetto si sente come pietrificato, inerme di fronte allo scorrere della sua vita, senza possibilità di reazione alcuna.

Questo tipo di «stanchezza» è una condizione molto comune a causa dei ritmi stressanti cui siamo sottoposti giorno dopo giorno. Siamo nati nell’epoca in cui i disturbi legati alla psiche sembrano essere i più dilaganti oltre che allarmanti; non sono disturbi semplici da individuare.

Come riconoscere questa condizione?

L’astenia è caratterizzata da una serie di sintomi abbastanza riconoscibili:

  • Affaticamento cronico
  • Problemi di memoria
  • Difficoltà di concentrazione
  • Disturbo del sonno

Spesso si crede che metodi forti volti a dare uno scossone possano aiutare una persona emotivamente e mentalmente instabile a riacquisire il controllo.

Nulla di più errato. Atteggiamenti del genere finiscono per sortire un effetto contrario; il soggetto infatti tenderà a prendersela con se stesso, a sentirsi incapace di reagire. Prendere questi disturbi sottogamba può portare a conseguenze terribili. Occorre fare molta attenzione.

E’ pur vero che attribuire troppo facilmente questo tipo di disturbo a soggetti che semplicemente stanno vivendo un periodo stressante è altrettanto deleterio. Si rischia di far credere loro di avere un serio problema, quando invece sono semplicemente molto stressati.

Come riconoscere quando la ‘stanchezza mentale’ diventa patologia?

Quando il nostro cervello è sottoposto ad un eccessivo carico di stress, per lunghi periodi, subentra una stanchezza mentale tale da debilitare anche nel fisico.

Tra le cause scatenanti si è soliti indicarne alcune:

  • stress
  • insonnia
  • ansia
  • depressione.

Individuare il problema è abbastanza complesso, ma soffermarsi su alcune condizioni fisiche che dalla stanchezza mentale derivano, può essere un campanello d’allarme, senza dubbio da cogliere per rivolgersi poi agli specialisti opportuni.

  • battito cardiaco accelerato
  • emicrania
  • eccessiva irritabilità
  • crampi addominali
  • dolori muscolari
  • diarrea

Il nostro corpo infatti – in casi di forte stanchezza mentale – cerca di inviarci dei segnali per poter correre ai ripari. Imparare ad ascoltare il proprio corpo sembra essere la soluzione ideale di fronte a questo tipo di disturbo.

Cosa fare per combattere la stanchezza mentale?

  • fare attività fisica
  • concedersi durante la giornata momenti di relax
  • ridurre il consumo di caffeina
  • ascoltare musica rilassante
  • dedicarsi alla cura del proprio corpo
  • concedersi dei piccoli premi durante la giornata

Esiste una stanchezza dell’intelligenza astratta, che è la più spaventosa delle stanchezze. Non pesa come la stanchezza del corpo, né inquieta come la stanchezza della conoscenza emotiva. È un peso della coscienza del mondo, un non poter respirare con l’anima.
(Fernando Pessoa)

Dalla semplice stanchezza mentale va distinta la stanchezza emotiva, ancora più pericolosa e debilitante per il soggetto che ne è affetto. E’ un tipo di stanchezza ancora più totalizzante. Non si tratta di semplice stress dovuto al tran tran della vita. E’ piuttosto una stanchezza che si presenta quando il soggetto è sottoposto ad un eccessivo carico emotivo che lo schiaccia e lo immobilizza.

Apparentemente potrebbe sembrare una persona serena, perché mentalmente è ancora abbastanza lucida, tanto da ingannare se stessa e gli altri, ma emotivamente si trova a dover fare costantemente i conti con quella persona o situazione che la stanno facendo soffrire.

Ecco alcuni semplici ma efficaci metodi da adottare per alleggerire il proprio carico fisico ed emotivo:

  • Imparare a sfogarsi, con un parente, un amico o nei casi più seri con uno specialista, può essere un modo efficace per alleggerire il carico emotivo che si porta dietro e addosso.
  • Anche in questo caso un sano e regolare esercizio fisico aiuta a liberare la mente dai pensieri negativi.
  • Il rimedio più efficace è però un atto di estremo coraggio: allontanare le persone che sono fonte di stress; sottrarsi a situazione e relazioni che debilitano corpo e mente.

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Redazione Il viaggio è nella testa – Riproduzione riservata

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